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Montecarlo: l'alchimia del R.O.G. di Franck Taschini tra tradizione e modernità. I nuovi brani
Scritto da Adriano Ghirardo   
mercoledì 24 agosto 2011
MONTECARLO - Il quintetto guidato dal sassofonista monegasco Franck Taschini, denominato R.O.G., continua ad essere una delle formazioni più convincenti della scena locale e le serate tenute dal 19 al 21 agosto scorso presso il jazz club “La note bleue” di Montecarlo non hanno fatto che confermarlo. Nonostante il repertorio fortemente rinnovato, grazie ad una decina di composizioni frutto della fertile penna del leader e del bassista ventimigliese Alberto Micciché, il gruppo ha dimostrato di possedere una alchimia che necessita di pochi momenti per sprigionarsi liberando una musica che unisce tradizione e modernità. Oltre ad i già citati musicisti altri punti di forza del gruppo sono la sapienza armonica di Luigi Bonafede al pianoforte, la classe del chitarrista svedese Linus Olsson e la potenza sempre controllata del drumming di Thierry Chauvet Peillet. Le nuove composizioni, insieme alla riproposizione di brani già da tempo in scaletta come la soave “Greor” basata sugli accordi della coltraniana “Giant steps” ed il 3/4 di “Al momento giusto”, vengono rodate in vista dell’uscita di un cd live che permetterà di fissare i progressi dell’ensemble. La cifra stilistica del gruppo è comunque sempre quella di una ricerca  che, partendo da un modern mainstream, non si allontana mai da una fruibilità di ascolto necessaria in un periodo in cui una eccessiva cerebralità caratterizza molte delle proposte dell’avanguardia. Uno dei momenti di maggiore emozione si è raggiunto con l’esecuzione di “Snow on the road“ ballad composta da Taschini ed eseguita in duo con Luigi Bonafede: un esempio di sensibilità compositiva e misura nell’esecuzione che sono un po’ le caratteristiche dell’attività di questa multinazionale del jazz.

(8 fotografie di Andrea Palmucci alle pagine 64 e 65 della Galleria immagini)