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MILANO - Il gran galà di beneficenza “Le big band nell’era dello swing”, organizzato nell’ambito dell'iniziativa Rotary Net, è considerato l'evento swing dell’anno e rappresenta un incontro artistico esclusivo, con una valenza culturale riconosciuta dai vertici delle istituzioni pubbliche nazionali. Lunedì 29 marzo al Teatro Dal Verme di Milano si esibirà l’orchestra composta da 20 elementi, diretta dal maestro Paolo Tomelleri, considerato l’erede musicale di Benny Goodman in Italia. E’ promosso dal Rotary International, Distretti 2040 e 2050, e Rotaract, Distretti 2040 e 2050. Tali Distretti raggruppano oltre 150 Rotary Club in Lombardia, con l’obiettivo di raccogliere fondi a favore dell’ospedale “Mother of Love”, presso il villaggio di Umden, città di Shillong, nello stato del Meghalaya, India del Nord Est. L’ospedale servirà un bacino di oltre 25.000 persone in una delle zone più povere, in emergenza sanitaria e idrica, con un tasso di mortalità infantile sotto i 5 anni dell'87%.
Il programma musicale
L’evento prevede la presenza dell’orchestra di Paolo Tomelleri e propone un percorso musicale e culturale che abbraccia gli anni ’30 e ’40. Saranno celebrati tre straordinari musicisti che nel loro tempo sono stati autentici innovatori e uomini coraggiosi (Benny Goodman in particolare unì per la prima volta musicisti bianchi e di colore, contribuendo a superare la discriminazione razziale negli Usa, ma anche Duke Ellington e Glenn Miller). Il suono della big band farà sognare e se chiuderete gli occhi vi sembrerà di esser accarezzati da quelle magnifiche melodie lontane mille miglia dal baccano della “musica” odierna. Lino Patruno condurrà la serata, con aneddoti legati alle grandi band musicali e con richiami agli aspetti sociali di quel periodo, in uno scorcio di storia che fu attraversato dalla seconda guerra mondiale. Grazie anche al contributo della Scuola Civica di Jazz di Milano si potranno ascoltare gli arrangiamenti originali di Miller e di altri compositori, con sorprese sceniche che ci riporteranno alle atmosfere di quell’epoca. Lo stile dei cantanti degli anni ‘30 sarà riproposto attraverso interpreti internazionali, tra i quali la vocalist inglese Joanna Rimmer.
La danza
L’epoca dello swing, tra gli anni ’30 e ’40, passò alla storia anche per essere profondamente legata alla danza. Nel corso del gran galà ci sarà un omaggio anche a quei balli (Lindy Hop, Boogie Woogie, Swing Crash), che diventeranno i precursori del Rock & Roll nel corso degli anni ’50. Il Lindy Hop in particolare (Lindbergh fece la attraversata nel ’27, Hop significa salto, di qui il nome del ballo) é stato un vero fenomeno di massa. Migliaia di ballerini senza discriminazioni di razza affollavano le ballroom americane dove si esibivano le grandi orchestre Swing. Il Lindy Hop è stato anche un vero esempio di integrazione culturale tra bianchi e neri ed insieme allo Swing fu il primo fenomeno sociale trasversale nella storia degli Stati Uniti. La "Swing Era" visse davvero una "Swing Craze", una vera e propria follia collettiva per la musica swing e di conseguenza per il ballo, con un coinvolgimento che non risparmiò nessuno, senza distinzione d'età. Ma la “Swing Era” continua oggi: contest internazionali di Swing dance si celebrano continuamente in Usa ed Europa, coinvolgendo milioni di giovani. Vincenzo Fesi e Isabella Gregorio, ballerini professionisti e campioni internazionali di questo ballo, saranno con noi per mostrarci cosa sia la Swing dance. Qualcuno a New York, dopo un loro spettacolo, li ha definiti “the phenomenal fast feet”.
I patrocini.
L’evento musicale, insieme al progetto Rotary Net per l’India, é stato recepito dalle istituzioni nazionali e milanesi come un importante momento culturale e di sensibilità sociale, oltre che come una manifestazione di grande musica. Hanno già dato il loro patrocinio: la Presidenza della Repubblica, la Presidenza del Consiglio, il Ministero dei Beni e Attività Culturali, il Comune di Milano, Regione Lombardia, Provincia di Milano, il Comune di Bergamo, di Assago ed altri 8 comuni dell’hinterland milanese.
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