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Recensendo [cd]: "Compassion" di Vijay Iyer
Scritto da Adriano Ghirardo   
giovedì 21 marzo 2024
A tre anni dal riuscito “Uneasy” il pianista statunitense di origini indiane Vijay Iyer ripropone un trio che ha sviluppato un'invidiabile empatia e variabilità di mood. Il cinquantaduenne musicista, coadiuvato da due figure chiave della scena contemporanea quali la contrabbassista Linda May Han Oh e il batterista Tyshawn Sorey, sa rappresentare al meglio quel melting pot culturale e musicale che è il jazz post 2000. Che si tratti di sue composizioni originali (buona parte delle dodici tracce che compongono questo disco), di omaggi quali “Overjoyed” (a Stevie Wonder attraverso l'amato Chick Corea che la eseguiva già nei tardi anni 80), del medley “Free spirits/Drummer's song” che tiene insieme la muscolarità blues di John Stubblefield e la ripresa del brano di Geri Allen (già presente nel disco precedente) la traiettoria è chiara e personale. All'interno di un disco che, pur nella varietà di atmosfere, è sempre alla ricerca di una melodicità non banale si distingue l'inserimento di “Nonaah”, brano free di Roscoe Mitchell, suo mentore degli esordi. Un disco intenso che dimostra quanto Ecm “imponga” la propria estetica solamente a musicisti con scarsa personalità lasciando, invece, piena libertà agli artisti maturi e consapevoli.