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Recensendo [cd]: "Altered feelings" di Max Kochetov
Scritto da Adriano Ghirardo   
marted́ 15 marzo 2022
Siamo talmente abituati ad ascoltare dischi che prevedono contaminazioni con elettronica, rap o world music che ci stupiamo di fronte ad una incisione che mantenga le caratteristiche fondanti della musica afro-americana: swing, vitalità ritmica e improvvisazione. Accogliamo, dunque, con favore questa incisione del quartetto del sassofonista ucraino, ma trapiantato in Serbia, Max Kochetov. Con l'ausilio di Andreja Hristic al piano, Boris Sainovic al contrabbasso, Milos Grbatinic alla batteria più gli ospiti Ivan Radivojevic alla tromba e Samuel Blaser al trombone il leader licenzia una suite in otto movimenti che rievoca il meglio della tradizione jazz. “Intro” apre con atmosfere coltraniane vicine a “Dear lord” per sfociare in un mix di hard bop e modalismo anni 60 che, grazie alla scrittura melodica nei temi ed alla bravura dei solisti, regala momenti di assoluta piacevolezza. Non siamo, ovviamente, di fronte a suoni od armonie inaudite ma questa suite riconcilia con una Storia da cui non si può prescindere per poter produrre una musica figlia dei nostri (ahimé) travagliati anni. E denota maggior freschezza, a mio modesto parere, rispetto ad alcune stantie ripetizioni di una avanguardia che, slegata dal contesto storico e politico degli anni 70, mostra la corda.