Recensendo [cd]: "Tone Poem" di Charles Lloyd |
Scritto da Adriano Ghirardo
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giovedì 22 aprile 2021 |
La carriera dell'ottantatreenne sassofonista di Memphis è sempre stata all'insegna della sorpresa. Dagli esordi con Chico Hamilton al successo del proprio quartetto con Jarrett, dal ritiro dalle scene jazzistiche negli anni 70 fino al rientro favorito dalla scoperta del talento di Michel Petrucciani, Lloyd ha attraversato molte fasi sempre alla ricerca di un proprio suono e linguaggio personale. Da cinque anni ormai ha creato il gruppo “The Marvels”, qui alla terza incisione, insieme a Bill Frisell, Greg Leisz alla pedal steel guitar e al tandem ritmico costituito da Reuben Rogers ed Eric Harland. Ma "Tone Poem" inizia inaspettatamente con due gemme dell'Ornette periodo Atlantic (“Peace” e "Ramblin”) che si discostano dalle atmosfere prevalentemente country dei dischi precedenti regalando sprazzi di gran classe negli scambi tra Frisell e il leader. A dimostrazione dell'eterogeneità del progetto si alternano malinconiche ballate (“Anthem” di Leonard Cohen), l'amore per il blues (“Dismal swamp” in cui Lloyd imbraccia il flauto), l'omaggio ai grandi maestri (“Monk's mood”) e ai collaboratori di un tempo (“Lady Gabor” composta dal chitarrista ungherese Gabor Szabo con cui collaborò nel combo di Chico Hamilton). Lloyd si dimostra in gran forma e, complice la miglior sintonia raggiunta col gruppo, regala la migliore incisione dell'epoca Marvels lasciandoci in attesa della prossima puntata del suo personale romanzo musicale.
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