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Intervistando: Rosario Bonaccorso, contrabbassista, "Vi presento il Percfest 2019"
Scritto da Marco Scolesi   
lunedì 10 giugno 2019
LAIGUEGLIA - Come sempre spetta al Percfest di Laigueglia aprire la stagione estiva dei grandi eventi musicali all'aperto. Percfest, per chi ancora non lo sapesse, è la grande kermesse musicale che propone un festival jazz in piazza Marconi dal titolo "Suoni, sogni e immagini nelle notti di mezza estate" e un concorso (il "Memorial Naco") per percussionisti emergenti dedicato a Naco Bonaccorso. Ha la direzione artistica di Rosario Bonaccorso, contrabbasista, e offre decine e decine di appuntamenti. Spettacoli, cultura e divertimento in un happening continuo che non ha eguali in Liguria. Dal 1996 il Percfest occupa un ruolo importante nella diffusione dell’arte, della musica jazz, della percussione e della cultura musicale. L'edizione 2019 si svolgerà dal 13 al 16 giugno e prevede alcune importanti novità. Ne abbiamo parlato con il direttore artistico Rosario Bonaccorso, ideatore e anima della manifestazione.

Allora Rosario, entriamo nel dettaglio del festival. Cosa devono aspettarsi gli appassionati?
"Una edizione del Percfest di grande livello internazionale, con la presenza di star del jazz che arrivano da New York, da Parigi, da Rio de Janeiro, da Vienna e ovviamente con grande presenza di grandi artisti italiani".

Quali gli artisti in cartellone?
"Come potrai immaginare il mio lavoro comincia già il lunedi dopo la fine di ogni edizione del Percfest. Non è un impegno facile, perché mi prefiggo sempre di realizzare un grande e interessante programma, ma con un budget limitato, poiché i fondi arrivano solo dal Comune di Laigueglia e rispetto alla qualità e alla fama degli ospiti che salgono sul palco di piazza Marconi, devo dire che sono riuscito a fare miracoli. Per ottenere questo cerco strategie e sempre nuove collaborazioni, al fine di ottimizzare al meglio le risorse con cui lavoro. Sono in continua ricerca, per offrire sempre nuovi suoni. Quest'anno avremo il duetto Toninho Horta e Rudi Berger, musicisti che festeggiano la loro trentennale unione artistica tra Brasile e Vienna-Europa. Conosco bene Rudi Berger e a gennaio,  appena saputo che sarebbero stati in tour con quel geniaccio che è Toninho, li ho bloccati, creando così anche l'unica data esclusiva del duo in Italia. Inoltre mi invento sempre novità come ad esempio il duetto Dado Moroni-Danny Grissett che tengo a ribadire è una mia idea originale. Sono andato ad ascoltarli alla Konzert Haus di Vienna nel gennaio scorso, con loro c'erano anche Benny Green e l'amico Kenny Barron, un quartetto di pianisti grandiosi, ma secondo me tra Danny e Dado c'era  qualcosa di speciale, forse la miscela più esplosiva, ed eccoli qui. Mi piace molto proporre alla ribalta del Percfest gruppi pressoché sconosciuti in Italia, come il West Side Story di Dedé Ceccarelli, la rielaborazione del capolavoro di Leonard Bernstein nato da un sogno del mio grande amico Dedé, che fra l'altro sarà artist in residence 2019. Ascolterete Sullivan Fortner, nel trio del giovane Guilhelm Flouzat. Sullivan, che in questo momento è considerato tra  i più interessanti giovani pianisti di jazz americano, nei festival italiani non si riesce ad ascoltare, ma al Percfest si. Che dire poi di Francesca Tandoi nel gruppo di Amedeo Ariano? Pianista romana che rimane sconosciuta finché non si trasferisce in Olanda, dove diventa una star. Insomma, è un lavoro che mi affascina perché sempre diverso e che mi porta ad incontrare bellissime persone, il tutto per arricchire il palcoscenico del mio amato Percfest".

La linea del festival ormai è ben delineata e rispecchia perfettamente il tuo mondo musicale: il jazz come base, ma anche Brasile e America Latina, progetti cantabili e che ricercano la melodia e molte collaborazioni tra amici-musicisti. E' così?
"Gli amici del Percfest ascolteranno un caledoscopio di influenze musicali di grande qualità che a mio parere rappresentano una onesta panoramica sul mondo musicale di oggi. Da 24 anni cerco di tener fede al mio ruolo di direttore artistico del Percfest, lasciando sempre la mia impronta e la firma personale perchè voglio un programma variegato negli stili, che sappia attirare il neofita e appassionare il cultore, un programma che sia sempre di qualità, che tenga conto dei giovani, delle novità così come della tradizione, e soprattutto del grande valore multietnico della musica jazz, che nasce come musica di incontro tra genti e culture. Questo succede al Percfest ogni anno da 24 anni".

Per la prima volta i concerti principali saranno a pagamento, 15 euro a sera per due concerti. Come sei arrivato a questa scelta?
"La novità di introdurre un biglietto di ingresso per assistere ai due concerti serali non è una mia scelta, ma nasce da una necessità dell'amministrazione del Comune di Laigueglia. Facciamo, però, un passo indietro. Nel 1996 ho concepito il Percfest come un grande, utopico sogno, quello di far diventare Laigueglia un attrattivo faro culturale, per arricchire musicalmente  il nostro bel ponente ligure. Come ben ricorderai, negli anni '90 e specialmente  nel mese di giugno, il ponente ligure era in disperata assenza di concerti jazz, così la mia idea, sostenuta dalla allora amministrazione, era stata quella di offrire al pubblico concerti di alto livello, ma gratuitamente, proprio per attirare pubblico ad un appuntamento di qualità e per creare un prezioso punto di riferimento che aiutasse i giovani ad orientarsi e conoscere questa bellissima musica e anche per offrire agli appassionati e conoscitori del jazz,  un prezioso bagaglio di concerti, a volte introvabili nella nostra zona. Beh, devo dire che ci siamo riusciti per ben 23 anni. A partire dal 2019, a seguito degli enormi tagli che la politica nazionale ha fatto e continua a fare alla cultura, la nuova amministrazione non più riesce a sostenere completamente questo sforzo dell'offerta gratuita, ed ha così introdotto un biglietto d'ingresso, ma  solo per i concerti serali, perché tutte le altre attività giornaliere, masterclass, seminari di percussione e altro, rimangono gratuite. Si è deciso, però, di partire lentamente in questa nuova avventura del biglietto e di praticare un prezzo assai calmierato rispetto alla qualità dei concerti proposti, prezzo che sarà di soli 15 euro a sera per due concerti. Spero sinceramente che il nostro pubblico apprezzi questa scelta, perché anche se a prima vista potrebbe sembrare una sgradita novità, ha di fatto alcuni grandi vantaggi, come quello di creare una selezione tra il pubblico che affluisce nella piccola piazza Marconi di sole 300 sedie di capienza e anche quello di evitare che il pubblico debba arrivare a sedersi due ore prima, solo per avere diritto alla agognata sedia.  Inoltre acquistando il biglietto in prevendita si potrà risparmiare e scegliere il posto, infine verrà offerto un abbonamento per le 4 serate a soli 50 euro. Si potrà ascoltare un concerto prestigioso a meno di 7,50 euro, non è un'offerta straordinaria?".

Tu presenterai il nuovo cd "A new home" con special guest Stefano Di Battista. Parlaci di questa serata e del cd...
"Il nuovo cd si intitola così perché è così che mi sento dentro, ho una nuova casa interiore che è piena di vita ed è aperta a quello che succederà nel prossimo futuro. Il cd è prodotto da Jando Music, che ha prodotto anche i miei ultimi due cd, Viaggiando e A Beautiful Story. Nel cd undici brani, ricordi e vita attuale, quella che sto vivendo, con gioia e bellezza di tanti anni spesi in musica. Il cd nasce da una riflessione legata alla mia età, a 60 anni ho presentato l'ultimo cd, ed ora in questo nuovo disco ho scritto per narrare il percorso che ho fatto fino ad ora e quello che mi aspetta, sempre più breve. E' un altro omaggio alla bellezza della musica e al mio amore per lei, per tutti i brani ci sono dediche nascoste, non dichiarate al pubblico ma godute nel mio intimo. Ho chiamato al mio fianco tre giovani e già affermati musicisti: Fulvio Sigurtà alla tromba, Enrico Zanisi al piano e Alessandro Paternesi alla batteria, loro due già nel mio ultimo quartetto A Beautiful Story. Il mio grande amico Stefano Di Battista, con cui suono da oltre vent'anni, cinquecento concerti ovunque nel mondo, suona in quattro brani del cd, ma dal vivo è parte pulsante in ogni brano, così il gruppo diventa un quintetto capace di poesia e di energia esplosiva, un grande divertimento".

E i tuoi progetti futuri...
"Ci sono in ballo alcune situazioni, tutte assai stimolanti. La prima è la nascita di un nuovo trio, The Sound of Us, e la nuova registrazione del cd dopo l'estate, al mio fianco la splendida pianista cantante tedesca Olivia Trummer e il già citato Sigurtà alla tromba. Suoniamo musica originale, inoltre Olivia e io cantiamo, intendiamo la voce anche come uno strumento aggiunto, l'assenza della batteria diventa un bello stimolo dinamico. Abbiamo fatto un breve tour a marzo, che ha avuto grande successo e devo dirti che sono già molto eccitato all'idea di entrare in studio e firmare il mio nuovo disco con loro. Per il prossimo futuro, ho sempre il pallino di incidere un mio disco dove canterò le mie canzoni, scrivendone anche i testi, in compagnia di altri famosi cantanti italiani e stranieri, ma aspettiamo a svelare le carte. Altri progetti, condivisi: in questo momento il gruppo The Italian Trio, con Dado Moroni e Roberto Gatto, sta andando molto bene, aspettiamo che esca il cd inciso nel 2018, abbiamo interessanti progetti per l'estero. Un altro gruppo molto interessante di cui faccio parte è il bel quartetto di Emanuele Cisi No Eyes che sentirete al Percfest. Il cd lo abbiamo registrato per la Warner in quintetto, con Roberta Gambarini alla voce e Greg Hutchinson alla batteria, oltre a Dino Rubino al piano. Dal vivo lo presentiamo in quartetto, con Adam Pache alla batteria. No Eyes è un bellissimo progetto musicale che omaggia il grande Lester Young".

Hai un messaggio per la bottiglia?
"Continuare a suonare in modo onesto la musica che amo, questo per me è importante".

PERCFEST-IL FESTIVAL 2019

Questo il programma 2019 del Percfest sera per sera. Giovedì 13 giugno: Guilhem Flouzat Trio, Dedé Ceccarelli Sextet. Venerdì 14 giugno: Dado Moroni e Danny Grissett, Toninho Horta e Rudi Berger. Sabato 15 giugno: Julian Oliver Mazzariello Trio, Rosario Bonaccorso New Quintet. Domenica 16 giugno: Amedeo Ariano Trio, Emanuele Cisi Quartet, The Great Naco Orchestra.

GLI EVENTI COLLATERALI

Piatto forte del Percfest sono da sempre gli eventi collaterali che dal mattino fino alla notte inoltrata trasformano Laigueglia in piccola capitale del jazz e delle percussioni. Vediamoli nello specifico. “Artist in Residence”: è un termine internazionale usato per definire quegli artisti che risiedono per tutto il periodo del Percfest, diventando così una grande attrattiva quotidiana per lo spettacolo e per la didattica. Dopo la fortunata presenza di Roberto Gatto nel 2018, nel 2019 ci sarà Dedé Ceccarelli, batterista francese di origini italiane, uno dei maestri assoluti dello strumento. “Batti batti... la battigia”: nuove idee sulla spiaggia per creare un laboratorio di percussioni, per bambini e ragazzi. Il Laboratorio sarà finalizzato alla creazione di una orchesta di giovani percussionisti che si esibirà sul palco del Percfest e/o in una possibile marching band per le strade del centro storico. Dalle ore 11 alle 12 e dalle 16 alle 17. Corsi pomeridiani di divulgazione del ritmo e della percussione: anche in questa edizione avranno luogo gli immancabili corsi musicali per la divulgazione dell’arte della percussione, curati da grandi maestri del ritmo. Tutte queste masterclass sono aperte ai professionisti, ai principianti, agli appassionati e ai turisti. Si svolgono dalle 17 alle 19 nei due gazebo di piazza Cavour e in piazza della Libertà. Durante i pomeriggi gli insegnanti-musicisti suonano e si raccontano al pubblico. Jam sessions e after hours: incontri musicali, incontri “ravvicinati” tra i musicisti e il pubblico del Percfest. Si svolgono nei club tra le 24 e le 2 di notte. Questi incontri permettono di assistere ad avvincenti concerti notturni con gli artisti che sono stati protagonisti dei concerti e altri musicisti che arrivano per godersi l’occasione del Percfest. Si creano così situazioni musicali spontanee e coinvolgenti. "Raccontare il jazz": seconda edizione del workshop di fotografia in jazz, a cura di Andrea Palmucci e Donato Aquaro. Il workshop vuole essere un’opportunità per fare incontrare e confrontare attivamente fotografi e appassionati di fotografia, permettendo così ad ogni allievo di sviluppare una propria modalità e fornire gli strumenti tecnici e artistici per un’interpretazione e narrazione espressiva della loro partecipazione al festival. Gli allievi potranno seguire e fotografare tutte le fasi della manifestazione, dal soundcheck alla performance, compatibilmente con le disposizioni degli artisti sul palco e del direttore artistico. Il workshop è a pagamento (numero minimo partecipanti 4 persone, numero massimo 8 persone, 250 euro, ridotto 200 euro per i laiguegliesi).