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Recensendo [cd]: "Live in Europe" di Fred Hersch
Scritto da Adriano Ghirardo   
marted́ 12 marzo 2019
E' un luogo comune piuttosto diffuso quello di intendere il jazz come una musica improvvisata in cui gli strumentisti possano interagire tra di loro senza conoscersi. La storia della musica afroamericana, invece, racconta che il lavoro comune porta a risultati più brillanti rispetto alle estemporanee collaborazioni tra pur notevoli solisti. Il trio di Fred Hersch, John Hebert e Eric Mc Pherson, attivo dal 2009, sta a dimostrare quanto i vari talenti, se abituati ad una collaborazione continuativa, possano essere esaltati dall'atmosfera di gruppo. Questa incisione, effettuata negli studi radiofonici di Bruxelles, coglie il trio in ottima forma alle prese con un repertorio principalmente composto da brani del leader con l'aggiunta di qualche classico. Il live si apre e chiude con Monk (“We see” e il bis “Blue Monk”), musicista che Hersch, nonostante un tocco ed una poetica più evansiane, non manca mai di omaggiare. Le composizioni di Hersch brillano per varietà: dai contrappunti classicheggianti ("Snape maltings") alla struggente dedica a John Taylor ("Bristol fog") passando per il festoso omaggio a Rollins ("Newklypso"). Ad arricchire il programma il trio rilegge “Miyako” di Hancock e “Blue Nile” di Shorter. Un concentrato del meglio del jazz recente e contemporaneo nelle mani di un gruppo che si muove come un solo uomo.