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Recensendo [cd]: "Asperger" di Caterina Palazzi "Sudoku Killer" |
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Scritto da Marco Scolesi
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lunedì 14 maggio 2018 |
Interessante, sperimentale e originale il nuovo album della contrabbassista e compositrice Caterina Palazzi, terzo capitolo del progetto “Sudoku Killer” - band completata da Giacomo Ancillotto (chitarra), Maurizio Chiavaro (batteria), e Antonio Raia (sax tenore) e Sergio Pomante (sax tenore) – dedicato ai “cattivi” dei cartoni animati della Walt Disney. Si tratta quindi di un concept album (pubblicato per l’etichetta portoghese Clean Feed Records), dalle tinte cupe e psichedeliche, composto da cinque suite originali. Rispetto ai lavori precedenti (“Infanticide” del 2015 e “Sudoku Killer” del 2010), questo terzo album, spiega la Palazzi, "descrive un ulteriore passaggio dello spirito umano che, immerso nel caos sociale ed esistenziale, comincia a essere attratto dal male. La figura del cattivo diventa, dunque, affascinante e non più spaventosa". Come un film strumentale, la matrigna di Biancaneve ("Grimilde"), i ladri della “Carica dei 101” ("Jasper & Horace"), la “Signora di tutti i mali” della Bella Addormentata ("Maleficient"), l’avido maggiordomo degli Aristogatti ("Edgar the butler") e la cacciatrice di tesori di Bianca e Bernie ("Medusa") sono i diabolici protagonisti di quest’opera dall’anima dark, che approda a territori post-rock e noise. Qui ci si allontana dall’improvvisazione, soprattutto di stampo jazzistico, per avvicinarsi a composizioni scritte, basate su sound altalenanti, dove anche i temi soft diventano tetri e strazianti. In ogni brano sono riconoscibili diverse fasi, a seconda del momento che sta vivendo il personaggio che l’ha ispirato, vengono estremizzati il gusto per il suono sporco e l’ossessione verso una grana sonora dissonante, eliminando così ogni forma di eleganza classica. E se la consuetudine della band è sempre quella di anticipare i temi del cd successivo siamo già in attesa delle sindromi psichiche e della follia umana che arriveranno con il quarto capitolo. Questa è Caterina Palazzi, sempre un passo avanti rispetto a sé stessa.
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