| Home | Cerca | Galleria Immagini | The Mellophonium Bookshop |
martedì 22 ottobre 2024
Direttore: Romano Lupi
Responsabile online: Marco Scolesi
| News | Articoli | Rassegne | Recensioni | Interviste |
Recensendo [cd]: "Zero brane" di Matteo Tundo
Scritto da Adriano Ghirardo   
sabato 02 aprile 2016
Matteo Tundo, chitarrista potentino classe 1992, ha la stoffa del leader e lo dimostra con questa incisione pubblicata dalla Aut Records. Infatti riesce a guidare con sicurezza un ensemble composto da esperti musicisti quali Emanuele Parrini (violino e viola), Piero Bittolo Bon (sax alto e clarinetto), Simone Graziano (Fender Rhodes), Matteo Giglioni (batteria) ed Alessio Riccio (elettronica) in un ambito avant jazz. A differenza di molti colleghi Tundo non indugia sulla tecnica chitarristica ma utilizza lo strumento in maniera funzionale agli sviluppi musicali lasciando buona parte degli spazi solistici a sassofono e violino. Il free jazz storico, mescolato all'elettronica, segna le coordinate su cui si muove questo disco composto da sette brani originali e dalla riproposizione del brano seriale “Twelve tone tune” di Bill Evans. Dalle note di copertina si percepisce che la ricerca di Tundo non è solo musicale ma si basa sui principi della fisica ed il brano eponimo, oltre a “Antimateria” e “Symmetries of the universe”, sono chiari esempi di una musica che unisce passione e ponderazione scientifica. Non è musica facile ma il jazz prodotto dall'etichetta con sede a Berlino rifugge sia il neo bop che certo cocktail-jazz oggi di moda. Pare, talvolta, di ascoltare una musica assimilabile a quella recentemente prodotta da Tim Berne e, dato il successo del maestro in questione, lo consideriamo di buon auspicio per la carriera di un nuovo talento della musica nostrana.