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Recensioni
Recensendo [cd]: "Flying toward the sound" di Geri Allen
Scritto da Adriano Ghirardo   
lunedì 23 agosto 2010
La cinquantatreenne pianista di Detroit Geri Allen è una delle musiciste più preparate e sensibili di una generazione un po’ schiacciata tra i grandi maestri (Hancock, Tyner) e le nuove leve del pianismo afroamericano (Moran, Shipp). La sua carriera, dopo le incisioni giovanili con Haden e Motian ("Etudes") e la partecipazione al progetto "Sound museum" del grande Ornette Coleman, ha pagato il prezzo di una certa indecisione progettuale tra la musica libera ed un post bop di più facile fruizione. Dopo aver diradato le uscite discografiche a favore dell’attività didattica la Allen ritorna con questo piano solo in cui omaggia esplicitamente alcuni dei suoi punti di riferimento ed in particolare Cecil Taylor, Herbie Hancock e Mc Coy Tyner. La musica prodotta non è comunque derivativa in quanto le influenze vengono filtrate attraverso la propria originale visione musicale: lirismo, musica modale e scorribande free si alternano anche all’interno dello stesso brano lasciando l’ascoltatore in perenne tensione in attesa di sviluppi mai scontati. Come si evince dal titolo l’atmosfera che si respira ascoltando questo riuscito album è quella di un viaggio attraverso i suoni e le emozioni della musica afroamericana: non è l’opera consolatoria di chi, spesso, considera il jazz come una musica adatta a sottofondo per cocktail di lusso ma rappresenta un ennesimo, anche se talvolta discontinuo nei risultati, sforzo nella costruzione di una coscienza non solo musicale ma anche spirituale.
 
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