| Home | Cerca | Galleria Immagini | The Mellophonium Bookshop |
mercoledì 15 maggio 2024
Direttore: Romano Lupi
Responsabile online: Marco Scolesi
| News | Articoli | Rassegne | Recensioni | Interviste |
Recensioni
Recensendo [cd]: "Somewhere meeting nobody" di Jochen Rueckert
Scritto da Adriano Ghirardo   
mercoledì 20 luglio 2011
Il trentacinquenne batterista tedesco Jochen Rueckert è un musicista che, sebbene non ancora noto al grande pubblico, brilla da anni per poliedricità nella scena musicale newyorkese, dove vive ormai dal 1995. Infatti, oltre ad aver collaborato con musicisti del calibro di Marc Copland, Kurt Rosenwinkel e John Abercrombie, frequenta la scena rock ed elettronica underground esibendosi, talvolta, al basso elettrico. Non stupisce, allora, scoprirlo come sicuro leader ed interessante compositore nel quartetto di lusso completato da Mark Turner al sax tenore, Brad Shepik alla chitarra e Matt Penman al contrabbasso. A parte la classica “The sorcerer” di Hancock che chiude il disco e l’inaspettata cover di “To have and to hold” dei Depeche Mode, tutti i brani sono composti dal leader che dimostra di avere assimilato le geometriche costruzioni shorteriane per poi librarsi in un proprio universo espressivo. Atmosfere libere ("Dan Smith will teach you guitar") e tenere ballads ("Buttons") si alternano a tempi dispari come il 5/4 di “Delete forever” senza mai dare l’impressione della forzatura e della ricerca di soluzioni volutamente complesse e cerebrali. Ne scaturisce un disco di esordio che denota maturità e spirito di gruppo a servizio di un jazz che, pur discostandosi da un rassicurante classicismo, non disdegna una ricerca melodica accattivante.
 
<< Inizio < Prec. 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 Pross. > Fine >>

Risultati 550 - 550 di 662