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Recensioni
Recensendo [cd]: "Riptide" di Gerry Hemingway
Scritto da Adriano Ghirardo   
lunedì 12 settembre 2011
Il cinquantaseienne batterista e percussionista statunitense Gerry Hemingway è da tre decenni una delle figure chiave della scena radicale jazz: le sue collaborazioni più importanti sono quelle prolungate con Anthony Braxton, Oliver Lake e, più recentemente, con Don Byron tra gli altri. Dagli anni '90 in poi, però, ha maggiormente curato il lato compositivo e progettuale guidando quartetti e quintetti come nel disco in oggetto in cui si avvale della collaborazione di Ellery Eskelin ed Oscar Noriega alle ance, Terrence Mc Manus alla chitarra e Kermit Driscoll al basso acustico ed elettrico. Le atmosfere presenti nel disco, pur basandosi su una modernità timbrica ed armonica, sfociano raramente negli episodi di arduo ascolto, presenti nelle incisioni con Derek Bailey ed altri esponenti dell’avanguardia, a testimonianza che la raggiunta maturità interpretativa permette ad Hemingway di fondere ricerca e fruibilità d’ascolto. Le sinuose linee di Eskelin e Noriega si inseguono ed intersecano sulla sicura ritmica, lasciando al timbro acido di Mc Manus il ruolo di bussola. Il chitarrista newyorkese, però, sembra prediligere una certa vaghezza armonica utilizzando lo strumento con riffs e divagazioni distorte in cui ricorda il Frisell non ancora addomesticato dalle nostalgiche descrizioni dell’America che fu. In definitiva questo disco che segna l’esordio del quintetto su etichetta Clean Feed lascia presagire positivi sviluppi per la carriera dei musicisti in esso coinvolti.
 
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