Recensendo [cd]: "Natsukashii" di Helge Lien |
Scritto da Adriano Ghirardo
|
martedì 27 settembre 2011 |
La penisola scandinava vanta ormai da decenni una sicura tradizione nel pianismo jazz europeo annoverando, da Bobo Stenson al compianto Esbjorn Svensson, un discreto numero di musicisti in grado di reggere il confronto con scuole maggiormente celebrate. Il trentaseienne pianista norvegese Helge Lien, dopo alcuni dischi in trio a proprio nome che gli hanno fruttato riconoscimento di critica e pubblico come nel caso di “Hello troll” nel 2009, continua con questo “Natsukashii” (nostalgia in giapponese) l’esplorazione del proprio mondo espressivo. L’approccio di Lien esclusivamente basato su sonorità acustiche e senza strizzate d’occhio al pop d’autore riuscirà però difficilmente a soddisfare i gusti del grande pubblico orfano dell’ E.S.T. Nelle dieci composizioni uscite dalla penna del leader che formano questo riuscito disco Lien si fa accompagnare dal rodato trio formato con Frode Berg al contrabbasso e Knut Aalefjaer alla batteria con cui incide dal 2001. L’atmosfera prevalente è quella brumosa tipica dei musicisti nordici seppur non manchino momenti ritmicamente più sostenuti quali “Afrikapolka” ed “E”. In definitiva, pur non proponendo rivoluzioni tecnico-espressive, Lien dimostra di saper sviluppare con gusto la tradizione del pianismo europeo di cui risulta, insieme a Marcin Wasilewski, uno degli esponenti più convincenti tra le nuove leve.
|