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Recensioni
Recensendo [cd]: "Jungle corner" di Bright Magus
Scritto da Adriano Ghirardo   
sabato 25 novembre 2023
L'influenza di Miles Davis sugli sviluppi del jazz moderno è innegabile e, soprattutto il suo quintetto degli anni 60, rappresenta l'ideale a cui si ispirano molti musicisti contemporanei. Ma il progetto Bright Magus, qui al disco di esordio per Irma Record, si rifà al periodo elettrico successivo in cui il trombettista inventò un nuovo e cangiante universo sonoro. Mauro Tre al piano Rhodes e organo, Alberto Turra alla chitarra, Gianni Sansone alla tromba e percussioni, Giovanni Calella al basso e Leziero Rescigno alla batteria e percussioni con l'aggiunta di Enrico Gabrielli ospite ai fiati in un paio di brani si immergono, quindi, in quella terra di mezzo tra jazz, Africa, funk e psichedelia che, tra la fine degli anni 60 e la metà degli anni 70, produsse perle quali “In a silent way” e “Bitches brew”. Lo fanno con sei composizioni originali, parzialmente codificate dopo alcune jam e concerti, in cui la creatività dell'attimo resta predominante sulla pagina scritta restando fedeli allo spirito catturato da Teo Macero nelle storiche incisioni davisiane. E' un disco “sentito”, prevalentemente percussivo ma in cui non manca quella ricerca melodica sempre amata dallo “Sciamano elettrico”, come venne definito da Gianfranco Salvatore in uno storico saggio.
 
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