Il Drugo, al secolo Jeffrey Lebowski, mai è poi mai si sposterebbe dal suo divano, o meglio dal suo tappeto. Le sue rivoluzioni, anche quelle epiche della Summer of Love, le ha mancate tutte e ora vive in California con un assegno di solidarietà. Per molti, seguaci del sogno americano del successo e del denaro, è uno sbandato, un fallito. Va in giro con una macchina scassata, in bermuda e sandali bianchi di plastica, si fa le canne, si ubriaca di White Russian o birra, ascolta i Creedence Clearwater Revival a tutto volume (qualche volta Bob Dylan, Jefferson Airplane o Grateful Dead) e soprattutto gioca a Bowling, con Donny e Walter, un reduce del Vietnam psicologicamente instabile. Insieme sfidano il temibile Jesus Quintana. A modo suo cerca lo swing (il ritmo, la sintonia), tra i birilli e nella sua sgangherata esistenza. Certamente non fa del male a nessuno. L'idea, sostanzialmente, è quella di non fare nulla. Dopo il film dei fratelli Coen ora esce un libro che ne celebra le gesta, se così si può dire. “Quando cerchi di salvarti da questo mondo stressato e ansioso, c’è solo un uomo che può farti da guida: il Drugo”. È questo l’incipit de “Il vangelo secondo Lebowski” scritto da Oliver Benjamin e Dwayne Eutsey, fondatori del movimento dedicato a Lebowski, il Dudeismo. Il libro racconta, in modo ironico, la nascita del culto alternativo chiamato anche la Chiesa dell’Avvento del Drugo. I Coen, per creare il Drugo, hanno attinto liberamente al romanzo “Il grande sonno” di Raymond Chandler. Sul suo comodino c’è il saggio “L’essere e il nulla” del filosofo francese Jean Paul Sartre. Lebowski sostiene di essere stato uno degli autori di una prima bozza della Dichiarazione di Port Huron: un manifesto del movimento americano degli Studenti per una Società Democratica. La sua figura ha ispirato il Dudeismo, nuova "religione" che ha come obiettivo primario quello di diffondere la filosofia e lo stile di vita rappresentati dal personaggio The Dude, il Drugo appunto. Fondato nel 2005 da Oliver Benjamin, un giornalista che vive tra Los Angeles, California e Chiang Mai in Thailandia, il nome ufficiale del Dudeismo è The Church of the Latter Day Dude. Anche se il Dudeismo utilizza principalmente l'iconografia e la narrativa del film "Il grande Lebowski", i suoi aderenti credono che la visione del mondo dudeista sia esistita dall'inizio della civiltà, principalmente per evitare le tendenze della società verso la violenza. Lao Tzu, Epicuro, Eraclito, Buddha e il Gesù pre-ecclesiastico sono visti come esempi di antichi profeti dudeisti. Più pilastri del trascendentalismo americano come Ralph Waldo Emerson e Walt Whitman e umanisti come Kurt Vonnegut e Mark Twain. Il sistema delle credenze dudeista è essenzialmente una forma moderna di Taoismo epurato da ogni dottrina medica e metafisica. Il Dudeismo promuove e incoraggia la pratica di "seguire la corrente", di "prenderla con filosofia", di "resistere" o "non prendersela" di fronte alle difficoltà della vita, credendo che questo sia l'unico modo per vivere in armonia con la nostra natura interiore e con le sfide dell'interagire con altre persone. Cerca inoltre di attenuare i sentimenti di inadeguatezza che nascono nella società e che pongono grande enfasi su risultati e fortune personali. Conseguentemente, semplici piaceri giornalieri come fare un bagno, ubriacarsi, giocare a Bowling, ascoltare musica su vecchi vinili o "cassette", incontrarsi con gli amici sono preferibili rispetto ad accumulare ricchezza e spendere liberamente denaro come metodo per raggiungere felicità e soddisfazione. The Church of the Latter Day Dude ha lanciato la sua pubblicazione ufficiale, The Dudespaper, nell'autunno del 2008. Il libro dudeista di riferimento, "The Tao Dude Ching", è stato messo on line nel luglio 2009. È una reinterpretazione del Tao Te Ching che usa dialoghi ed elementi della storia de "Il grande Lebowski". Ogni anno, in città diverse degli Stati Uniti, si tiene il Lebowski Fest. Ovviamente si gioca a Bowling. “Se vivessimo tutti un po’ di più come il Drugo - scrive Benjamin - il mondo sarebbe un posto migliore”. Lo sa bene il cowboy con i lunghi baffi bianchi.