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L'editoriale [numero 17]: "Il jazz italiano per L'Aquila. Maratona musicale il 6 settembre"
Scritto da Marco Scolesi   
sabato 29 agosto 2015
Domenica 6 settembre è la data scelta per la grande mobilitazione di tutto il jazz italiano per animare con i suoni del jazz il centro storico della città in ricostruzione e contribuire nell’opera di sensibilizzazione indirizzata ad accelerare i tempi della ricostruzione dell’Aquila. Fortemente voluta dal direttore artistico Paolo Fresu, l’iniziativa vede coinvolti 600 jazzisti per 100 concerti in sole 12 ore. Una giornata che passerà alla storia come il momento jazzistico più ricco e importante che abbia mai avuto il nostro paese. “Il jazz italiano per L’Aquila - dichiara Paolo Fresu - si presenta come il più grande evento jazzistico mai organizzato nel nostro paese. Con oltre 600 musicisti provenienti da tutta l’Italia e 100 concerti che coinvolgeranno tutta la ricca realtà del nostro jazz. Questa grande mobilitazione non ha il solo significato di sensibilizzare sui tempi della ricostruzione ma anche quello di contribuire alla cicatrizzazione del tessuto sociale e architettonico della città oltre che rappresentare la vitale e creativa realtà del jazz italiano. Grazie alla musica e alla presenza, si spera numerosa, dei molti che vorranno venire all’Aquila per sentire e condividere la solidarietà". La maratona musicale prenderà avvio alle ore 12 per terminare intorno alla mezzanotte. L’impegnativo allestimento della manifestazione, nei luoghi decentrati e sul palco centrale di piazza Duomo, sarà curato dal Comune dell’Aquila. Infatti, sarà la città la vera protagonista, con circa 20 diverse postazioni disseminate lungo un percorso a stretto contatto con i cantieri della ricostruzione e attraverso la suggestiva e drammatica vicinanza con i luoghi, i palazzi ed i monumenti che lentamente stanno iniziando a rivivere. Il percorso musicale, indicato man mano dalle marching band, comprenderà la Basilica di San Bernardino, la Chiesa di San Giuseppe Artigiano, il Chiostro di San Domenico, i portici di via San Bernardino, piazza dei Gesuiti, via del Castello, largo Tunisia, l’interno e l’esterno del nuovo Auditorium, piazza Chiarino, via Borgo Rivera, la Fortezza, la Fontana delle 99 Cannelle e molti altri piccoli luoghi dove avverranno degli happening improvvisati. Il tutto si concluderà in piazza Duomo per il concerto serale a partire dalle ore 20. Dai gruppi stabili più noti fino alle big band, passando per le marching band fino ai combos di insieme dei conservatori e delle scuole e a tantissimi giovani talenti, ai gruppi espressione di festival o realtà regionali, (senza dimenticare il mondo della infanzia al quale sarà dedicata una postazione) la risposta del mondo del jazz italiano è stata unanime e positiva. I primi ad aderire all’appello sono stati Enrico Rava, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Franco D’Andrea, Antonello Salis, Gianni Coscia, Gianluigi Trovesi, Maria Pia De Vito, Gianluca Petrella, Roberto Gatto, Rosario Giuliani, Rita Marcotulli, Stefano Battaglia, Paolo Damiani, Javier Girotto, Pietro Tonolo, Tiziana Ghiglioni e Ada Montellanico ma immediatamente si sono aggiunti centinaia di altri musicisti provenienti da tutto il paese. Ad anticipare la giornata di concerti sarà la “Partita nel Cuore” che si svolgerà il 5 settembre alle ore 16 nello Stadio “Tommaso Fattori” dell’Aquila e che vedrà scendere in campo la Nazionale Italiana Jazzisti, la Nazionale Italiana Cabarettisti e la Rappresentativa Città dell’Aquila. Per la nazionale dei jazzisti hanno già confermato la loro presenza Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Rosario Giuliani, Natalio Mangalavite e Gianluca Petrella. Il ricavato dell’evento, legato alla quarta edizione del Premio “Citta di L’Aquila” e dedicato al giovane Giovanni Compagni scomparso durante il terremoto, sarà impegnato per l’acquisto di un gioco per bambini disabili. La partecipazione massiccia dei musicisti e di tutti gli operatori del settore conferma quanto oggi il jazz italiano sia sempre più vivo e dinamico. Lo è sia nelle sue espressioni artistiche sia nella fitta rete di realtà che lo rappresentano su tutto il territorio nazionale, realtà che da qualche anno dialogano tese alla costruzione di un progetto comune con l’obiettivo di dare voce ad una musica oggi profondamente radicata nel nostro paese. 

 
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