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Il discografico imperiese Stefano Senardi si racconta nel libro "La musica è un lampo" (Fandango)
Scritto da Marco Scolesi   
venerdì 15 marzo 2024
IMPERIA - Condensare una vita intensa e ricca di momenti da ricordare in un solo libro non è impresa semplice. Ci è riuscito il discografico imperiese Stefano Senardi, classe 1956, in "La musica è un lampo", uscito per Fandango Libri. "La musica è un lampo che ha folgorato sin dall’infanzia la vita del discografico Stefano Senardi". Dalla scintilla scoccata da "Piccolissima serenata" e "Torero", lato A e B di un 45 giri di Renato Carosone, ai dischi dei suoi eroi di quando aveva dieci anni: Rokes, Equipe 84, Corvi, Nomadi. All’amore immediato e definitivo per la musica che esplode grazie a un album doppio dei Beatles, il "White Album" arrivato da Londra. Era il 1969 e fu il segno di un destino. E da lì in poi le fughe ribelli dell’adolescenza e della giovinezza scapigliata, in pullman o in autostop, verso i più bei concerti di tutta Europa.

E poi il più significativo incarico alla Polygram a soli 34 anni e una brillantissima carriera costellata di incontri con uomini straordinari. Dall’amicizia con Franco Battiato al racconto degli indimenticabili concerti dei Rolling Stones o del camaleontico David Bowie sotto una gigantesca luna piena, alla magia di Bob Marley nel concerto del 1980 a San Siro a Milano con centomila fiammelle accese, dai festival psichedelici al rapporto con Pavarotti, traghettatore della musica colta al popolo, a Madonna e ai cantautori. E ancora le lunghe conversazioni impegnate con Fabrizio De André, la folgorazione per Vinicio Capossela e Jovanotti, il ricordo di Pino Daniele, il blues e il jazz. Meravigliosi gli aneddoti: i frammenti della Beat Generation, le pagine su Fernanda Pivano, l’intervista catastrofica di Isabella Rossellini a Lou Reed, Steve Wonder in un ristorante milanese che mangia con le mani.

Con un apparato fotografico di oltre 400 ricordi, un libro allegro e serio a un tempo, perché restituisce la vicenda politica di quegli anni, gli echi degli anni di piombo e le atmosfere più gioiose e rilassate degli anni Ottanta. Insomma, le amicizie, i ricordi, le sorprese e i molti flashback di prima mano raccontati dalla rockstar dei discografici. Introduzione di Michele Serra.

STEFANO SENARDI

Inizia la carriera discografica ancora studente in CGD Messaggerie Musicali, all’inizio degli anni ’80, passa alla WEA occupandosi di marketing europeo. Diventa direttore generale della CGD East West (Warner Music Group) a fine anni Ottanta dove tra gli artisti di cui si occupa ci sono anche: Enrico Ruggeri, Raf, Umberto Tozzi, Paolo Conte, Pino Daniele, Ornella Vanoni, Liftiba, Vinicio Capossela e i Pooh che nel 1990 vincono il Festival di Sanremo con il brano "Uomini soli".

Nel 1992 diventa presidente della PolyGram Italia, ruolo che ricopre fino al 1999. Durante la sua presidenza la PolyGram porta al successo Biagio Antonacci e Gianluca Grignani. Franco Battiato, dopo quasi 30 anni con la EMI approda in PolyGram. In questo periodo avviene il rilancio di Jovanotti e il definitivo trionfo di Zucchero a livello nazionale e internazionale. PolyGram Italia è anche leader di vendita in Europa con U2, Cranberries, Sting e leader del mercato discografico italiano per 5 anni consecutivi. L'etichetta Black Out diventa leader incontrastata della musica indipendente italiana: Subsonica, Afterhours, Carmen Consoli, Negrita, Modena City Ramblers, CSI, Africa Unite, Casino Royale, Marlene Kuntz.

Nel 1999 crea la Nun Entertainment, una etichetta indipendente, in joint venture con Edel International e ricopre il ruolo di managing director e presidente. La Nun Entertainment, etichetta di musica lounge in Italia (i dischi di Corso Como 10, Ketumbar, 400) lancia i Feel Good Productions, i Cousteau e il progetto multimediale One Giant Leap. La Nun ha rappresentato una delle migliori performance di vendite mondiali dell’album "Home" dei Simply Red, album straniero più venduto in Italia nel 2004. L’etichetta chiude nel 2004 e viene assorbita da Edel Italia.

Dal 2000 tiene lezioni al Master in Comunicazione Musicale per la Discografia e i Media della Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal luglio 2004 è membro del Comitato Scientifico della Fondazione Giorgio Gaber. Nel 2005 diventa direttore artistico di Radio Fandango l’etichetta discografica della casa di produzione cinematografica Fandango di Domenico Procacci e cura, con Sergio Sacchi, il libro "I miei amici cantautori" di Fernanda Pivano (Mondadori, 2005). Nello stesso anno diventa presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo e membro del Direttivo del Club Tenco.

Nel 2016 è consulente artistico e manageriale per i progetti speciali in iCompany. Dal 2009 al 2011 è Senior Consultant presso Sugar Music Publishing. In questi anni ha gestito le strategie e i contratti per vari artisti come: Morgan, Bluvertigo, Ennio Morricone, Simply Red, Gianmaria Testa, Zucchero, Franco Battiato, Ivano Fossati. È autore, insieme a Francesco Messina, del libro dedicato a Franco Battiato, “L’alba dentro l’imbrunire-Una storia illustrata di Franco Battiato”, edito da Rizzoli Lizard (2021). Coautore del soggetto e della sceneggiatura e direttore creativo del film documentario "La Voce del Padrone", vincitore del Nastro d'Argento 2023.

 
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