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Addio Peter Brotzmann, padre del Free Jazz europeo. "Machine Gun" segnò la via dell'improvvisazione
Scritto da Marco Scolesi   
venerdì 07 luglio 2023
A 82 anni, a fine giugno, se n'è andato il sassofonista tedesco Peter Brotzmann, uno dei padri dell'improvvisazione radicale europea. Con lui si chiude un'epoca, quella del Free Jazz europeo, che contribuì a fondare. Brotzmann fu la risposta free europea all'ondata americana di Coleman, Coltrane, Shepp e Sanders. Fu il motore di una rivoluzione etica ed estetica inaugurata dall'ottetto di "Machine Gun" (secondo album in studio), disco manifesto della “new thing” europea. Fu registrato nel 1968 al Lila Eule a Brema e fu inizialmente auto-edito, prima di essere pubblicato nel 1971 da Free Music Production. Nel 1990 fu ripubblicata un'edizione deluxe del disco in formato cd sempre da Free Music Production, mentre nel 2007 Atavistic Records, un'etichetta discografica di Chicago, pubblicò The Complete Machine Gun Sessions. Per l'occasione Brotzmann chiamò a raccolta il meglio dell'improvvisazione dell'epoca: Germania (Peter Kowald, Buschi Niebergall), Olanda (Han Bennink, Willem Breuker), Belgio (Fred Van Hove), Svezia (Sven-Ake Johansson), Gran Bretagna (Evan Parker). Praticamente un atto fondativo del Free Jazz europeo.
Peter Brotzmann era nato a Remscheid il 6 marzo 1941. Proveniente dal movimento di avanguardia Fluxus, fu un sassofonista sperimentale, che occasionalmente suonò anche il clarinetto e il tárogató. In particolare grazie a lui venne data nuova attenzione al sassofono basso, altrimenti impiegato di rado. Per il suo modo di suonare pronunciato ed energico fu coniato nei circoli di Free Jazz l'aggettivo "brotzen". Brotzmann fu uno dei fondatori della casa Free Music Production di Berlino. Dal 1981 collaborò sporadicamente con Bernd Klotzer. Nel 1986 divenne membro del gruppo di rumore jazz Last Exit di Bill Laswell insieme a Sonny Sharrock e Ronald Shannon Jackson, con cui incise molti album. Da allora, e soprattutto negli anni '90, Brotzmann conquistò una sempre maggiore popolarità negli Stati Uniti.
Insieme al nucleo formato da Ken Vandermark, sassofonista e clarinettista di Chicago, e Mats Gustafsson, sassofonista svedese, formò nel 2002 il trio Sonore. Nel 2004 si unì a Michael Wertmuller, batteria, e Marino Pliakas, basso, formando un trio. Ora il testimone verrà raccolto dal figlio, Caspar Brotzmann, che ha suonato con il padre in tour per diversi anni e anche nell'album "Last Home". Speriamo che possa rimanere fedele a sè stesso, come fece il padre per tutta la carriera.

 
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