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giovedì 25 aprile 2024
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Recensendo [cd]: "Home.S." di Esbjorn Svensson
Scritto da Adriano Ghirardo   
giovedì 02 febbraio 2023
Erano i primi mesi del 2008 quando il pianista svedese decise di registrare, nella solitudine della propria casa, questi nove brani ora pubblicati con titoli legati all'alfabeto greco. Dopo pochi mesi il tragico incidente in immersione nelle acque di Ingaro avrebbe messo fine all'avventura di EST, un trio che aveva saputo innovare la classica formula avvicinando le nuove generazioni al jazz. E' sempre difficile, in caso di prematura dipartita di un artista, comprendere le ragioni profonde di una incisione: un semplice momento creativo lontano dai riflettori, una serie di abbozzi su cui lavorare con i suoi colleghi o la volontà di produrre la sua unica opera solitaria. L'uscita di questo disco incuriosisce sicuramente appassionati e critici gettando nuova luce sull'estro del pianista di Stoccolma. Ma se il trio miscelava sonorità acustiche ed elettriche aggiungendo ritmiche rock e temi cantabili all'improvvisazione jazzistica questa versione intimista risulta meno originale. Infatti i nove brani sintetizzano una estetica che va dal contrappunto classico al solismo jarrettiano (o ai “cicli elegiaci” di Mehldau, per l'ascoltatore più giovane) creando musica meno personale rispetto ai dischi del trio. Lodevole, comunque, la ricerca che ci lascia in eredità alcune delle ultime note di un musicista che, a soli 44 anni, ha lasciato un segno indelebile nello sviluppo del jazz europeo contemporaneo.