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Primo cd (con libro) per il soprano di Ospedaletti Elisa Balbo. E' "Lunaria" con D'Elia al piano
Scritto da Marco Scolesi   
sabato 03 settembre 2022
OSPEDALETTI - Due belle novità per il soprano di Ospedaletti Elisa Balbo: il primo cd "Lunaria" (con libro) e la maternità. Il cd è uscito ed è disponibile su tutti i principali supporti on-line (Spotify, Apple Music) mentre la versione con libro può essere acquistata nelle maggiori librerie nazionali, nei negozi specializzati e nelle cartolerie-edicole di Ospedaletti e Apricale, oppure on-line sul sito della casa editrice Illiria.de o su Amazon. La maternità, invece, porterà alla luce il primo figlio di Elisa e Luca Micheletti in autunno. "Presto ci sarà il "debutto" nel ruolo più importante della mia vita: diventerò mamma in autunno - dice un'emozionata Elisa -. Questo comporterà un rallentamento dell'attività artistica nell'immediato futuro, ma sarà solo per pochissimi mesi: ho già in serbo tante belle sorprese musicali".

LUNARIA

"Lunaria" è il primo disco di arie da camera di Elisa Balbo e del pianista Michele D'Elia per l'etichetta tedesca Illiria, contenuto in un elegante libro arricchito dai testi di Luca Micheletti e le fotografie di Nicola Malnato. Si tratta di una costellazione in musica con al centro la luna, "notturna lampa" dei poeti, "diva" impalpabile e diafana, confidente degli amanti malinconici. Non un percorso ordinato e filologico, bensì un viaggio interstellare tra il buio e la luce, tra il passato e il presente, una privata, elettiva galleria d’arte, un’esposizione personale di immagini e immaginazioni ispirate alla notte: cronache musicali di un viaggio ideale, dal tramonto all’alba. Un viaggio attraverso le epoche (circa due secoli), attraverso la poesia europea (in quattro lingue differenti) e diciotto lenti compositive diverse, tutte mirabilmente volte verso il cielo notturno e che si esaurisce proprio tra i sogni, così come diceva Oscar Wilde "un sognatore è colui che può trovare il suo cammino solo alla luce della luna".

"TRA IL MARE E IL CIELO"

"Fin da piccola la luna ha esercitato su di me un fascino speciale - spiega Elisa -. Essendo nata a Ospedaletti (oggi vive a Brescia con suo marito,ndr), ho sempre immaginato questo collegamento profondo tra il mare e il cielo notturno, come se l'acqua potesse avvicinare il riflesso magico della luna a noi mortali. Noi, quaggiù, affidiamo i nostri sogni alla luna e alle stelle, e il mare prontamente li cattura e ce li riporta attraverso la sua meravigliosa rifrazione. Gli artisti sono umili creatori di sogni che non appartengono loro, e che possono esaurirsi nel tempo di una breve melodia, ma che tuttavia possono significare il mondo. Quindi, potrei dire che questa mia fascinazione originaria per la luna possa in qualche modo aver contribuito a insegnarmi a non aver paura di sognare, a ricercare nella musica il significato profondo delle emozioni che spesso non sappiamo descrivere, ma che riusciamo solo a vivere. E questo era quello che volevo tentare con questa musica dedicata alla luna: catturare sogni musicali e letterari, plasmare immagini. Con il meraviglioso D'Elia abbiamo deciso di tentare quest'impresa immaginando un percorso suddiviso in tre capitoli, concedendoci il lusso di non seguire un ordine cronologico o musicologico, ma costruire un nostro personale percorso tematico, un ordine "del cuore", creare una sorta di "galleria d'arte" musicale, che ci accompagnasse nel nostro immaginario notturno. Il primo capitolo, "Contemplazioni", è dedicato al bisogno di contemplare il paesaggio notturno e include anche un brano inedito scritto apposta per questo album dal contemporaneo Luca Fialdini, e che chiude questo primo excursus temporale di quasi due secoli tra modi diversi di guardare la luna in musica. Il secondo capitolo, "Visioni" è dedicato alla trasfigurazione che gli occhi dell'artista fanno della notte. Infine, nel terzo capitolo abbiamo deciso che era tempo di chiudere gli occhi e lasciar parlare i "Sogni", veri protagonisti del nostro viaggio tra le stelle. Il disco, per l'appunto, si conclude con le parole "mechta moja", ovvero "mio sogno": non poteva esserci chiusa migliore".

Un ciclo di presentazioni e concerti dedicato a "Lunaria" seguirà nei prossimi mesi in importanti sale italiane ed europee, ma si concentrerà soprattutto nell'anno 2023.