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Recensendo [cd]: "Without deception" di Kenny Barron-Dave Holland Trio
Scritto da Adriano Ghirardo   
venerd́ 05 giugno 2020
A cinque anni da “The art of conversation” Barron e Holland aggiungono le doti ritmiche di Blake per formare un trio in grado di affrontare tutte le sfaccettature del modern mainstream. Il titolo, tradotto in “Senza inganno”, descrive bene la prospettiva artistica di tre virtuosi che lasciano da parte sfide strumentistiche per mettere in campo solamente ciò che serve ad ottenere il risultato musicale. Il maggior contributo compositivo viene dal pianista (quattro brani contro i due di Holland) mentre le restanti tracce sono di Mulgrew Miller, Ellington, Monk e Sumi Tonooka, assistente di Barron nell'insegnamento alla Rutgers University. Ma anche la scelta dei brani di autori famosi cade su pagine meno battute (“Warm valley” del Duca e la monkiana “Worry later” altrove conosciuta come “San Francisco holiday”). Il disco si contraddistingue per eleganza e buon gusto sia nella scelta dei differenti mood che per la capacità interpretativa del trio. I ritmi latini prevalgono nelle composizioni di Barron (l'iniziale “Porto alegre” e la bossa nova di “Until then”) mentre il blues bop appare in “Speed trap”, il delicato 3/4 nel brano della succitata Tonooka e il groove nel famoso “Pass it on” di Holland ma, in generale, il trio contribuisce a dare freschezza ad una musica modernamente classica. E, in fondo, a due giganti quali Barron e Holland, superata abbondantemente la settantina, non si possono chiedere quelle rivoluzioni musicali che pure i giovani faticano a sviluppare.