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Jazz francese in lutto: è morto a 61 anni il contrabbassista nizzardo Marc Peillon
Scritto da Marcello Boeri   
giovedì 21 maggio 2020
NIZZA – Il mondo della musica jazz piange un grande personaggio come il contrabbassista Marc Peillon, protagonista assoluto della scena jazzistica della Costa Azzurra e dell’intero midi transalpino, noto in Liguria per aver formato con il batterista genovese Rodolfo Cervetto e il pianista ingauno Alessandro Collina, il trio “On Air”, che incise nel 2012 un cd con il trombettista Fabrizio Bosso dedicato al pianista Michel Petrucciani, intitolato “Michel on Air”, con book fotografico di Umberto Germinale della Phocus Agency. Proprio il noto fotografo di Ospedaletti, direttore artistico del festival “Jazz sotto le Stelle”, cui Peillon partecipò diverse volte, ispirò il nome del disco e del trio, che in seguito collaborò con il chitarrista Philippe Petrucciani, fratello di Michel. Un malore improvviso e assassino, un ictus, se l’è portato via domenica a soli 61 anni di età, gettando nella costernazione non solo i tanti amici musicisti e gli appassionati, ma tutti quelli che avevano avuto il privilegio di conoscerlo. Tra questi molti ospedalettesi, che hanno avuto la fortuna di ascoltarlo all'Auditorium Comunale in vari progetti musicali. Marc Peillon era soprattutto una persona cortese, generosa e sempre disponibile. Tra le sue altre collaborazioni si ricordano quelle con Mattia Cigalini, Giovanni Mirabassi, Max Ionata, Dona Flor, Gabrielle Ducomble, Pierre de Bethmann, Ola Onabule, Janysett Mc Pherson, Thierry Eliez, Jean Jacques Milteau, Renaud Garcia Fons, André Manoukian, Robin Mc Kelle, Juan Carmona, Yoann Serra, Stacey Kent, Greg Zlap, Thomas Galliano, Alfonso Aroca, Thomas Bramerie, Sylvain Luc, Sarah Lancman, Jacky Terrasson, Sebastien Jarrousse. Nato a Nizza nel 1959, Marc Peillon si diplomò al Conservatorio nizzardo per poi insegnare basso e contrabbasso al Conservatorio di Antibes e ricoprire il ruolo di vice direttore di quello di Beaulieu sur Mer. Di rilievo il suo contributo nell’associazione “Pepita Musiques et Cultures“ come direttore artistico e ideatore dei festival “Saint Jazz Cap Ferrat”, “Cap Jazz” e più recentemente “Jazz Entrevoux” a Entrevaux con il supporto di Philippe Déjardin, suo braccio destro, Didier Occelli e Alban Leloup. Tutta Ospedaletti lo ricorderà sempre con affetto, un affetto che si può sintetizzare nelle parole di Germinale: "Marc mi colpì da subito per la sua cortesia, per il suo calore umano e per quel sorriso disarmante. Aveva una bellissima musicalità e "cantabilità" con il suo strumento. Ci mancherà".