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Imperia: "My melodies", Rosario Bonaccorso in "solo" alla rassegna "Jazz in the West" dell'Attrito
Scritto da Adriano Ghirardo   
lunedì 03 febbraio 2020
IMPERIA - Rosario Bonaccorso appare frequentemente sulle nostre pagine, sia per la sua attività discografica e concertistica che per la direzione artistica del Percfest di Laigueglia che lo impegna, ormai, da un quarto di secolo. Ma, come i veri artisti, riesce sempre a stupire. E' questo il caso di “My melodies”, concerto in “solo” tenutosi (in due set) sabato 1 febbraio al Teatro dell'Attrito di Imperia. Di fronte ad un pubblico caloroso e attento Rosario ha colto l'occasione per ripercorrere la sua carriera, spaziando tra brani storici e nuovi, lasciando libero sfogo alla passione per la vocalità che rappresenta un marchio di fabbrica del suo stile solistico e compositivo. Ma, come compagna di viaggio, non ha utilizzato solamente la fida "contrabbassa" (come ama definire il suo strumento di mille battaglie musicali) esibendosi, per la prima volta in pubblico, alla chitarra acustica. Una primizia che testimonia l'attaccamento verso la città di adozione da cui ha spiccato il volo verso il successo. Nella prima parte, dedicata al contrabbasso, abbiamo avuto il piacere di riascoltare alcuni classici dell'universo di Rosario che, nonostante una strumentazione volutamente scarna, non hanno perso quel mix di ritmo e melodia che li contraddistingue. Dall'omaggio a Ray Brown ("R.B.") alla dedica al figlio ("Song for Mat") passando per suadenti ballad il concerto è filato via liscio senza il rischio della monotonia insito nella scelta strumentale. Imbracciata, con una certa emozione, la chitarra Rosario ha tirato fuori l'anima brasiliana interpretando, da novello Joao Gilberto, sia brani propri che il classico di Buscaglione “Guarda che luna” tirandone fuori l'anima malinconica e sognante. Due bis (“Storto” e “Agosto”) hanno concluso un primo set molto generoso mentre la folla attendeva pazientemente di prendere posto per lo spettacolo serale dimostrando che, di fronte ad una programmazione valida, gli appassionati non scarseggiano neppure nella nostra sonnacchiosa provincia. Complimenti a Igor Iabichino e Giovanni Zecchini per avere ideato la rassegna “Jazz in the West” di cui la serata di sabato ha rappresentato uno dei fiori all'occhiello. E complimenti a tutto il collettivo del Teatro all'Attrito che scommette su una programmazione teatrale e musicale di qualità e lontana dalle perverse leggi del mercato.

(2 fotografie di Enzo Cioffi a pagina 126 della Galleria immagini)