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Recensendo [cd]: "Techné" di Night Dreamers |
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Scritto da Adriano Ghirardo
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mercoledì 22 gennaio 2020 |
Dietro a questo nome di derivazione shorteriana si nascondono quattro giovani talenti attivi nella scena torinese che devono gran parte della loro fama alla partecipazione televisiva su Rai 5 nel programma “Nessun dorma”: Emanuele Sartoris al pianoforte, Simone Garino ai sassofoni, Dario Scopesi al contrabbasso e Antonio Stizzoli alla batteria. Sartoris, compositore di buona parte del materiale e già apprezzato in duo col disco “I fiori del male”, conferma la volontà di affidare ad un progetto tematico le proprie incisioni. Se là erano le poesie di Baudelaire qui si omaggia il mondo dei motori che, con quel mix di avventura, velocità e rischio, può essere assimilato a quello dell'improvvisazione jazz. Dunque, nella varietà di ritmi e sottogeneri, si incontrano tante storie legate, in modo più o meno esplicito, all'età dell'oro delle corse e della musica afroamericana. Si va dal funkeggiante “Le Mans” che apre il disco all'evocazione di figure mitiche quali Tazio Nuvolari ("6C1750") o Giuseppe Campari ("Campari el Negher") rinverdendo una epopea che, per restare in tema di citazioni musicali, sa di “sangue, sudore e lacrime”. Ma non manca lo spazio per tematiche sociali (“Mirafiori” di Garino che omaggia la figura dell'operaio Fiat alle prese con l'automazione nella fabbrica) o per “The red flying Alfa” in cui si immagina, grazie alla presenza della tromba di Giampaolo Casati, un giovane Chet Baker che sogna la propria auto e il senso di libertà ad essa connesso dalle sbarre della prigione di Lucca. Ma sono molte le suggestioni che scaturiscono da questo disco, prodotto da AlfaMusic, e le note di copertina del fido Massimo Bernardini, conduttore e mentore del quartetto, aiuteranno ad addentrarsi nel riuscito caleidoscopio sonoro dei Night Dreamers.
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