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Orvieto: a Umbria Jazz Winter 27 residenza di Scofield, Fresu e Rea. Dal 28 dicembre all'1 gennaio
Scritto da Marco Scolesi   
giovedì 26 dicembre 2019
ORVIETO - Con la fine dell'anno arriva puntuale Umbria Jazz Winter. La 27a edizione è in programma a Orvieto dal 28 dicembre 2019 all'1 gennaio 2020 e si presenta confermando anche quest’anno i suoi due tratti identitari: musica di generi diversi ma sempre di alto livello. Da un lato, Umbria Jazz Winter è un festival che si rivolge a un pubblico esperto, curioso, interessato a fruire di una musica che richiede impegno e attenzione. Dall’altro, l’atmosfera di festa che contraddistingue il periodo di Capodanno comporta anche una colonna sonora divertente, adatta a tutti, magari ideale per fare da sfondo a occasioni conviviali. Il tutto in alcuni dei luoghi più belli e importanti del centro storico di Orvieto, in una ideale simbiosi di arte, cultura e qualità della vita. Proprio il centro storico, complessa e affascinante stratificazione di tremila anni di storia, conferisce alla manifestazione un fascino unico. Cinque giorni di musica da mezzogiorno alle ore piccole con 90 eventi distribuiti su 7 sedi, 30 band, più di 150 musicisti, una rappresentanza di altissimo livello del jazz italiano. Attesi, tra gli altri, John Scofield, Jay Anderson, Mitch Woods, Danilo Rea, Dena De Rose, Sullivan Fortner, Giovanni Guidi, Rosario Giuliani, Joe Locke, Roberto Gatto, Max Ionata, Greta Panettieri, Isaiah Thompson, Antonello Salis, Simone Zanchini, Paolo Fresu, Joel Ross, Warren Wold, Joe Sanders, Greg Hutchinson, Francesco Diodati, Gianluca Petrella, Nico Gori, Dino Rubino, Stefano Bagnoli, Massimo Moriconi e The New Orleans Mystics. Quasi tutti gli artisti sono residenti quindi si possono ascoltare più volte durante i cinque giorni di festival, altri invece sono proposti in formazioni e progetti diversi. Il Teatro Mancinelli è il main stage, la sede dei concerti in prima serata, il Museo Emilio Greco ospita i concerti di mezzogiorno, in un ambiente raccolto e raffinato per le proposte più intriganti, le sale del Palazzo del Capitano del Popolo, tra cui la Sala Etrusca dedicata ai pianisti, sono dedicate agli spazi pomeridiani. E ancora, musica non stop, da mezzogiorno a notte fonda, al Palazzo dei Sette, dove jazz e enogastronomia, altra eccellenza dell’Umbria e di Orvieto, trovano una invitante simbiosi. Sempre al Palazzo dei Sette, per chi ama far tardi, ci sono le jam sessions. Si comincia intorno a mezzanotte con la house band. Jazz Lunch e Jazz Dinner, infine, al San Francesco. Come sempre, i Funk Off sfileranno per le vie. Restano centrali i due momenti che da sempre caratterizzano il festival. Il primo è il concerto gospel che segue la messa di Capodanno il pomeriggio in Duomo (con Every Praise & Virginia Union Gospel Choir featuring J. David Bratton). I canti religiosi della tradizione afroamericana sono una presenza fissa. Il secondo è la notte che saluta l’arrivo del nuovo anno con i cenoni di Capodanno e i concerti prima e dopo lo scoccare della mezzanotte. Programma dettagliato e informazioni www.umbriajazz.com.