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Sanremo: "Uno Jazz & Blues" cambia ancora pelle con Rava, Bollani e Raphael Gualazzi
Scritto da Adriano Ghirardo   
sabato 06 aprile 2019
SANREMO - Uno Jazz (& Blues da quest'anno) è una rassegna che ha sempre provato a mutare pelle. Nei dieci anni di vita sono cambiati direttori artistici e locations ma è rimasto invariato lo scopo di propagandare la cultura di origine afroamericana senza chiusure rispetto ad esperienze musicali contemporanee più fruibili al grande pubblico. Quest'anno si cambia nuovamente: non sarà più il palco allestito a Pian di Nave ad accogliere musicisti e pubblico ma la storica sede del primo Festival Internazionale del Jazz di Sanremo, il Teatro dell'Opera del Casinò. Due serate (19 e 20 aprile), a cui si aggiungeranno altri eventi (già annunciati Teo Teocoli e Patty Pravo il 22 giugno, Fabrizio Bosso il 3 luglio e Norwita il 5 luglio), in attesa di un evento speciale che si terrà il 13 e 14 settembre al Teatro Ariston. Il nuovo direttore artistico Alberto Zeppieri, produttore discografico di fama, ha portato con sé, oltre al presentatore radiofonico Savino Zaba, un programma prevalentemente incentrato sul jazz italiano. La rassegna si aprirà con l'esibizione della big band Jazzissimo della Accademia Rainieri III di Monaco (già apprezzata nell'edizione 2018) e del cantautore e pianista Raphael Gualazzi che, prima di intraprendere la carriera solista che lo ha visto aggiudicarsi le Nuove Proposte al Festival di Sanremo del 2011, ha dimostrato conoscenza e perizia nel destreggiarsi nell'universo jazz e swing. Chissà se per l'occasione rispolvererà il vecchio amore per quel jazz delle origini il cui stile pianistico, memore di Fats Waller, mise in mostra in alcuni duetti con la tromba di Fabrizio Bosso. Ma il clou per gli appassionati di jazz è rappresentato dalla serata del 20 aprile che vedrà sul palco il nuovo progetto di Enrico Rava e il piano solo di Stefano Bollani. Rava, 80 anni il prossimo 20 agosto, si presenta alla guida di un sestetto completato da Gianluca Petrella al trombone, Francesco Diodati alla chitarra, Giovanni Guidi al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria. Rava è in tour col quartetto “80 years of music” ma, per l'occasione, aggiungerà Petrella e Guidi, due giovani e affermati jazzisti da lui lanciati grazie ad un dono di talent scouting che lo avvicina al suo maestro Miles Davis. Su Bollani ci sono poche parole da dire: un concentrato di esplosivo talento e gioia nella performance gli consente di affrontare qualunque repertorio (dal jazz alla classica passando per la musica leggera e le sue, ormai famose, imitazioni). Vedremo se il contesto di un festival jazz lo spingerà ad una esibizione più contenuta rispetto a quelle che divertono maggiormente il grande pubblico rispetto alla schiera dei fans della prima ora. Comunque sia Sanremo si conferma nuovamente al centro della mappa dei festival jazz italiani e non possiamo che compiacercene. In attesa di Bravo Jazz, altra rassegna che porterà in estate nella Pigna lo spirito della musica afroamericana. Informazioni e prenotazioni: www.unojazzandblues.it e