Recensendo [cd]: "Imaginary friends" di Ralph Alessi |
Scritto da Adriano Ghirardo
|
mercoledì 20 marzo 2019 |
Per il terzo disco da solista per la Ecm Ralph Alessi non si affida agli “amici immaginari” citati nel titolo ma riprende la collaborazione col suo quintetto storico, inattivo in studio da “Wiry strong” del 2011. Ravi Coltrane, amico e collaboratore decennale, rappresenta l'alter ego improvvisativo aggiungendo energia e fuoco al lirismo del leader mentre Andy Milne, Doug Weiss e Mark Ferber assicurano un supporto ritmico spesso soft, come da tradizione di casa Eicher, ma capace di infiammarsi in alcuni casi. Le nove composizioni del cinquantacinquenne trombettista statunitense denotano una vena creativa fertile in grado di inglobare una visione personale all'interno dello sviluppo delle strutture del jazz contemporaneo. L'iniziale “Iram Issela” (non un richiamo esoterico ma, semplicemente, il nome della figlia scritto al contrario) inizia con un malinconico duo tra il leader e Milne per proseguire con una vigorosa improvvisazione di Coltrane che sposta il brano verso altri lidi. Ma ogni brano possiede sue particolari caratteristiche: da “Oxide” il cui tema non avrebbe sfigurato in “Conference of the birds” alle atmosfere misteriose di “Pittance”, dal tema angoloso su ritmica funky appena accennata di “Improper authorities” a “Fun room”, brano dalla struttura più tradizionale con tema e soli di tutti i componenti del gruppo si respira la voglia di creare un jazz moderno ma sempre piacevole e alla ricerca della melodia.
|