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Recensendo [cd]: "To and from the heart" di Steve Kuhn
Scritto da Adriano Ghirardo   
giovedì 17 gennaio 2019
Il pianista di Brooklyn, ottanta anni appena compiuti, ha attraversato la storia del jazz moderno con classe e discrezione alternando prestigiose collaborazioni e progetti personali. Questo trio, completato da Steve Swallow e Joey Baron, permette al leader di muoversi in souplesse fra standards e composizioni originali, sue e del sodale di lunga data Swallow, sfruttando l'interplay sviluppatosi nelle due incisioni precedenti (“Wisteria” e “All this time”). L'atmosfera è prevalentemente pacata e i temi cantabili rendono questa incisione un classico senza tempo lontano da sfoggi tecnici e complessità armoniche. Come suggerisce il titolo è musica che “viene dal cuore e al cuore si rivolge” e dimostra la possibilità di esplorare ancora in maniera proficua quel jazz meditativo e rassicurante messo ai margini da molti musicisti contemporanei. Swallow offre con l'iniziale “Thinking out loud” e con “Away” (già incisa con Scofield nel disco acustico “Quiet”) l'ennesima prova di compositore apparentemente semplice ma sempre intelligente. L'unico riferimento al breve ma fondamentale incontro di Kuhn con John Coltrane nel 1960 si percepisce nel lungo medley “Trance-Oceans in the sky” che chiude il cd con quel mix di afflato mistico e libera improvvisazione che hanno reso eterno il genio del sassofonista di Hamlet.