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Recensendo [cd]: "Wine & Waltzes" di Enrico Pieranunzi
Scritto da Adriano Ghirardo   
mercoledì 17 ottobre 2018
La storia del jazz è piena di bizzarri abbinamenti tra musica di grande livello e luoghi deputati ad altre attività. Torna subito alla mente il tintinnio di bicchieri che accompagna le evoluzioni del Golden Trio di Bill Evans al Village Vanguard o le incisioni del quartetto di Lennie Tristano al Confucius Restaurant solo per citare alcuni casi eclatanti. Ora, col riconoscimento ottenuto dal jazz come forma d'arte afroamericana, queste occasioni sono più rare in quanto i musicisti affermati, soprattutto in Europa, hanno occasione di esibirsi nei teatri. E', dunque, una sorpresa la scelta della Cam Jazz di lanciare la serie “A night at the winery” che propone esibizioni in varie cantine italiane. Ma, a differenza degli illustri precedenti citati, si tratta di concerti seguiti in assoluto silenzio dal pubblico (sparuto a giudicare dagli applausi). Pieranunzi, gigante schivo del pianismo mondiale, decide di abbinare al gusto del vino il sapore malinconico delle sue splendide composizioni in 3/4 come efficacemente illustrato dal titolo del cd. La melodia regna sovrana nelle otto tracce e, se alcuni brani fanno parte del suo repertorio (l'omaggio a Nino Rota di “Fellini's waltz”, “B.Y.O.H.” e “Flowering stones” già ascoltate, in trio, negli ultimi anni) non mancano composizioni preparate per questa pacata cavalcata nel mondo del jazz. Chiudendo gli occhi pare di vedere gli avventori della Bastianich Winery pronti a centellinare il gusto classico e moderno della produzione di casa Pieranunzi. Un vero mescitore di emozioni.