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L'editoriale [numero 42]: "100 anni fa nasceva il jazz: ecco il dvd-cd Sicily Jass su Nick La Rocca"
Scritto da Marco Scolesi   
mercoledì 29 novembre 2017
Il 2017 per gli appassionati di jazz è un anno importante, che anche noi del Mellophonium.it intendiamo celebrare. Il jazz compie 100 anni e sono molte le iniziative organizzate in tutto il mondo. E' così anche in Italia. In questo editoriale di novembre segnaliamo l'uscita in dvd più cd e dvd più lp di "Sicily Jass-The world's first man in jazz", il film diretto da Michele Cinque che racconta l’appassionante vicenda biografica del leggendario Nick La Rocca, cornettista, figlio di un emigrante siciliano e leader della Original Dixieland Jass Band, l'ensemble di New Orleans che nel 1917 incise il primo disco jazz della storia, vendendo oltre un milione e mezzo di copie. Prodotto da MRF5 e Ga&a, in associazione con Rai Cinema e in collaborazione con Lazy Film, e con il sostegno della Sicilia Film Commission, “Sicily Jass” è stato finalista ai Nastri d’Argento nel 2016 e ha ricevuto una menzione speciale al Salina Doc Fest e al Seeyousound di Torino. Pubblicato da Godfellas, arriva nei negozi di dischi e negli store digitali dopo un lungo tour di presentazioni nei più importanti festival internazionali e nazionali: New Orleans Film Festival in Usa, Victoria Film Festival in Canada, Mimo Festival in Brasile, Babel Med Music di Marsiglia, Doc Feed di Eindhoven, Festival dei Popoli di Firenze, Taormina Film Festival. Il film sta facendo un tour mondiale per il centenario con il supporto di Siae, nell'ambito dell'iniziativa "Sillumina” (ad esempio all’Icc di Londra in collaborazione con il London Jazz Fest e a dicembre arriverà in Giappone per due proiezioni a Osaka e a Tokyo). Il film, disponibile in formato dvd, sarà accompagnato da una colonna sonora in formato in lp o cd, curata dal ricercatore Mark Berresford, uno dei maggiori esperti e collezionisti di jazz e blues delle origini. Una raccolta contenente le storiche incisioni della Original Dixieland Jazz Band, insieme ad alcuni brani dell’ensemble eseguiti da grandi maestri come Louis Armstrong, Fletcher Henderson, Joe Venuti, Bix Beiderbeck e Frankie Trumbauer. Tutti i pezzi sono stati interamente rimasterizzati dal noto ingegnere del suono Nick Dellow. Un tributo alle origini del jazz, un’antologia di grande valore che, come spiega Berresford, “ci permette di confrontare le migliori registrazioni originali della Odjb dal 1917 al 1918, realizzate con apparecchiature di registrazione primitive, senza l'ausilio di microfoni e amplificazioni, con le versioni degli anni Venti di grandi e piccoli gruppi, per tracciare l'evoluzione del jazz, dalle sue origini grezze alle elaborate orchestrazioni di Fletcher Henderson e di solisti del calibro di Louis Armstrong, Bix Beiderbecke e Coleman Hawkins”. "Sicily Jass", forte del contributo di importanti critici e ricercatori e grazie alla scoperta di preziosi materiali d'archivio rielaborati con tecniche grafiche moderne, offre a tutti la possibilità di rivivere la storia di Nick La Rocca, dai giorni dell'incredibile successo fino a quelli del lento declino. Nato a New Orleans alla fine dell’800, La Rocca, con la sua Original Dixieland Jazz Band, nel 1917 incide "Livery stable blues" che vende più di un milione e mezzo di copie nel giro di poche settimane, facendo dell’Odjb la jazz band più pagata al mondo. I suoi brani - da "Tiger rag" a "Clarinet marmalade" - hanno influenzato i più grandi jazzisti di tutti i tempi, tra cui anche Louis Armstrong. Il film, muovendosi tra elementi di finzione e cinema del reale, racconta la moderna favola di La Rocca da cornettista autodidatta a musicista di successo nella musica “nera” per eccellenza. Dal ritmo incessante del Dixieland, alla colonna sonora di Salvatore Bonafede, "Sicily Jass" è un viaggio introspettivo narrato dalla tromba di Roy Paci, dal gesto e dai pupi di Mimmo Cuticchio. La voce di La Rocca stesso, immortalata in un’intervista inedita, insieme al racconto di suo figlio Jimmy, guidano lo spettatore alla scoperta del perché, La Rocca e i suoi uomini, saranno oggetto di dimenticanza e omissione da parte della storia ufficiale. Un lavoro essenziale che testimonia l'influenza che gli emigranti italiani hanno esercitato sul jazz e il ruolo rilevante svolto nella nascita di quello che è considerato l'ultimo genere della musica americana. Come Nick La Rocca, figlio di un emigrante siciliano originario di Salaparuta, è proprio dall’Italia infatti che provengono tante delle figure di spicco del jazz americano: Tony Scott, Lawrence Veca e Louis Prima, solo per citarne alcuni. Tutti nomi che ci ricordano l’apporto fondamentale che i musicisti bianchi di origine italiana hanno dato alla nascita del jazz. Dall’incontro fra la tradizione musicale della minoranza nera – con i suoi gospel, la malinconia del blues e i canti di lavoro nei campi – e quella siciliana fatta di musica da banda, opera lirica e reminiscenze arabe, nascerà la miscela esplosiva che prenderà il nome di jass. In chiusura, come ulteriore testimonianza, menzioniamo anche "Jass, ovvero quando il jazz parlava siciliano" del regista Franco Maresco. Lunga vita al jazz!