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Recensendo [cd]: "Portraits of interior landscape" di Riccardo Fassi Quartet
Scritto da Adriano Ghirardo   
lunedì 01 maggio 2017
Riccardo Fassi si è ritagliato una posizione di primo piano nella scena jazzistica nostrana. Il pianista ed arrangiatore varesino, infatti, produce da decenni musica di qualità sia con formazioni ristrette che con la Tankio Band, sodalizio attivo dagli anni '80 in omaggio alla musica di Frank Zappa. Per questa serie di “ritratti di paesaggi interiori” aggiunge al proprio quartetto (completato da Stefano Cantarano al contrabbasso, Marco Valeri e Pietro Iodice alla batteria) la tromba dell’ottimo Alex Sipiagin. Non si tratta, però, del solito gruppo italiano che sfrutta il nome di un improvvisatore internazionale per dare maggiore lustro al progetto senza una reale partecipazione emotivo-musicale al gruppo. Infatti Sipiagin e Fassi hanno collaborato più volte, sia dal vivo che in studio, e le lusinghiere parole pronunciate da Sipiagin nelle note di copertina ne sono testimonianza non rituale. Undici brani scritti da Fassi in cui ritroviamo tutto il suo universo compositivo e le influenze, classiche e recenti, che ne arricchiscono il percorso. Si va dalla ballad “Some bass from Bill” ispirata dal grande Bill Evans sino a “For Kenny” in ricordo dell’amico e collaboratore Kenny Wheeler passando per l’omaggio all’altosassofonista David Binney ("Three chords for DB") che fece parte della Tankio Band negli anni passati. Le atmosfere sono variegate e Fassi alterna piano e strumenti elettrici utilizzando sia il Rhodes che un minimoog che riporta a sonorità vintage. Ma la musica, ricca di melodia e ritmo, è classicamente moderna e personale e conferma il valore dei musicisti impegnati.