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Esce il doppio cd "Fra la via Aurelia e il West": 29 brani di Francesco Guccini "riletti" al Tenco
Scritto da Marco Scolesi   
domenica 19 marzo 2017
Esce il 24 marzo per Ala Bianca "Fra la via Aurelia e il West", doppio cd che raccoglie l'interpretazione live di 29 brani di Francesco Guccini registrati durante le serate del Tenco 2015 all'interno del Teatro Ariston di Sanremo, con artisti come Carmen Consoli, Roberto Vecchioni, Appino, Bobo Rondelli, Cristina Donà, Mauro Pagani e tanti altri. Evidente parafrasi spostata in Liguria, è il documento sonoro della Rassegna della Canzone d’Autore del Club Tenco, nella quale gli artisti invitati hanno interpretato le canzoni di Guccini. Non sono stati invitati artisti in funzione della loro vocazione a reinterpretare i brani di Guccini ma interpreti scelti in base al loro valore intrinseco. Scegliere interpreti che non avevano Guccini nelle corde significava sperimentare nuove vie espressive di quel repertorio e scoprire magari risvolti inediti in un repertorio noto e amato da tutti. Le canzoni “maschili” di Guccini fatte da una donna, per esempio, o le sue melodie lineari movimentate da un jazzista, un suo testo trasposto in inglese o le sue musiche dilatate per orchestra sinfonica o messe in bocca a uno sperimentatore vocale, e così via. Una sola eccezione: Leonardo Pieraccioni. Benché sia anche cantautore, è stato invitato soprattutto per la sua vicinanza a Guccini, di cui è amico. Così come Roberto Vecchioni, che condivide con Guccini un’amicizia nata e cresciuta proprio al Tenco. E poi John De Leo, Bocephus King, nonché la sigla d’apertura della rassegna affidata a Vittorio De Scalzi. Tra le “nuove proposte”, La Scapigliatura e Giovanni Truppi. E ancora: Mauro Ermanno Giovanardi, Cesare Basile, Tetes de Bois, Pacifico e Armando Corsi. E poi la formazione jazz ad opera di Paolo Damiani, un’orchestra di giovani talenti dai Conservatori italiani. E l’Orchestra Sinfonica di Sanremo ha conferito suoni nuovi a tre canzoni, affidate alla direzione di Vince Tempera, arrangiatore di Guccini, ed alla voce di Vanessa Tagliabue Yorke. Quindi, la costituzione col nome “I Musici” di una cerchia di strumentisti storici di Guccini accreditati più di chiunque altro a riproporre quel repertorio. A cantare il lato antimilitarista del repertorio gucciniano, Davide Sellari, in arte Olden. Una testimonianza che va oltre il valore simbolico di un tributo. Un’opera di spessore poetico, emotivo e civile. "I primi anni del Tenco sono stati bellissimi, ricchi di emozioni e di informazioni - spiega Guccini -. Ascoltavamo nel dopo spettacolo le canzoni nuove che i vari colleghi ci cantavano. È stata un'esperienza formativa interessante. Sono molto legato al Club Tenco, e ringrazio tutti i componenti per avermi ospitato durante la rassegna del 2015 in cui molti cantanti hanno cantato le mie canzoni. E grazie anche a loro, naturalmente".