GENOVA - E’ stata una sorpresa alquanto piacevole assistere la sera di martedì 19 novembre al Teatro Politeama Genovese alla prima commedia musicale che vede protagonista il trio vocale delle Sorelle Marinetti, dall’indovinato titolo “Risate sotto le bombe”. Si tratta forse del primo lavoro interamente dedicato ad un periodo musicale, oltreché storico, molto significativo: il periodo dei primi ritmi americani, delle canzoni sincopate, dei trii vocali, delle grandi orchestre radiofoniche. Trattandosi di commedia, la storia c’è, e non è mai troppo didascalica anche se ben documentata. Dialoghi credibili, divertenti, arguti, vedono coinvolti, insieme alle bravissime Marinetti (al secolo Andrea Allione, Nicola Olivieri e Marco Lugli), un prim’attore originale come Gianni Fantoni, e validi attori-cantanti come Francesca Nerozzi, Paolo Cauteruccio, Gabrio Gentilini, ognuno ben calato nella propria parte e a suo modo protagonista. Al di là della vicenda narrata (le sorti di una scalcinata compagnia d’arte varia che cerca di destreggiarsi nelle difficili ore attorno all’8 settembre 1943), risulta interessante tutta la colonna sonora della commedia, incastonata di canzoni note e meno note degli anni 1938-1943, abilmente scovate ed adattate dal maestro Christian Schmitz, peraltro in scena, al pianoforte, insieme ai musicisti Adalberto Ferrari (clarinetto e “C” Melody Sax) e Francesco Giorgi (violino). Le musiche, per intenderci, portano le firme dei maestri Frustaci, Mascheroni, Barzizza e Segurini, come dire il Gotha italiano del periodo. Le Marinetti sempre superlative sia nei momenti canori che nella recitazione. Battute, scene madri, momenti decisamente leggeri e qualche passaggio toccante rendono lo spettacolo quanto mai godibile, e tuttavia ricco di significati. Non sono mancati i colpi di scena, tipici del varietà, né la classica passerella finale degli artisti. Non solo un viaggio nel tempo e nello spazio, ma la dimostrazione che la classica formula della rivista e della commedia musicale all’italiana non è certo tramontata o limitata ai classici di G&G. C’è chi si è provato a scrivere un testo nuovo, a investire in forma intelligente su qualcosa d'inedito, e dunque grandi elogi a Giorgio Bozzo e Gianni Fantoni, autori di “Risate sotto le bombe”. L’accoglienza, il plauso, l’ovazione finale lunghissima del pubblico genovese credo abbiano gratificato gli artisti ben più di queste scarne note. E pure il nostro apprezzamento è totale e sincero.
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